Una volta Pierpy a un party in rima del Viola-il-Planet! mi disse : - Il Patt è romano, quindi barbaro. - Rimasi un po' scioccata.
Poi però mi ricordai del maremmano Carducci e della poesia "barbara" di cui fu Maestro. Le sue odi, che si basano
sulle regole latine e greche di un ritmo dato dalla quantità sillabica - vi ricordo che de Saussure, su cui si basa il Vostro
Lacan, passò l'ultima parte della vita a cercare anagrammi ripetuti come un codice crittato nei carmina latini - leggo nel
mio sussidiario delle elementari chiamarsi barbare perché " tali ( barbare,cioè straniere) sarebbero parse al giudizio
dei greci e dei romani ". Carducci, però, come Pierpy, cercò di colmare il gap. Come non dimostrare la propria gratitudine
offrendo epigrammi nel bel piattino d'interiora propiziatorie che va sotto il nome barbaro-latino-oscoumbro-bogomilo-bresciano
di "satura " ? Viva viva viva le dee !
"I Californi, popolo di vita forse unico, non avendo fra loro società quasi alcuna, se non quella che hanno gli altri
animali, e non i più socievoli ( come le api ec ), quella che è necessaria alla propagazione della specie e credo, nessuna
imperfettissima lingua, anzi linguaggio, sono selvaggi e non sono barbari, cioè non fanno nulla contro natura ( ... ) "
Leopardi, Giacomo, Zibaldone 3802
|